Il Timkat, la festività sacra dell'ortodossia di rito etiope celebra il battesimo del Cristo nelle acque del Giordano per mano di Giovanni Battista e viene onorata a gennaio in tutto il paese in una contaminazione di liturgie cristiane e di ritmi africani.Due giorni di processioni, veglie e cerimonie che culminano nell'immersione rituale e nell'aspersione ai fedeli con l'acqua benedetta. In tutta l'Etiopia è una cascata di processioni multicolori inframmezzata da doni e benedizioni per ripetere il sacro rito del Battesimo. Nel segno, profondamente sentito in Etiopia, dell'Arca dell'Alleanza.Lo scrigno di legno d'acacia e oro che conservò le Tavole della Legge, era custodito nel tempio di Salomone in Gerusalemme. Da qui, trasportato dal figlio di Salomone e dalla regina di Saba, sarebbe arrivato in Etiopia."Nel Timkat si trovano insieme tre situazioni, sottolinea un pellegrino: l'aspetto religioso, quello sociale e quello culturale. Fuse da una diversa gamma di canti tradizionali. È un insieme complesso e diverso ma coerente e ortodosso".Durante il Timkat le riproduzioni delle Tavole con i Dieci comandamenti, i "tabot", vengono portate in processione in tutto il paese, coperte da drappi colorati e accompagnate da danze e cori."Le tavole sono una manifestazione della fede, spiega un fedele di Addis Abeba. Rappresentano l'Arca dell'Alleanza di Mosé. Ogni chiesa ne conserva una replica e servono a benedire le folle quando escono dalle chiese per il Timkat grazie alle parole di Dio che vi sono incise".Corni e tamburi, canti e balli di assonanze bibliche scortano le tavole alla fonte battesimale. Dove, il giorno dopo il Timkat, i sacerdoti cospargono con l'acqua benedetta i tabot, le croci, gli oggetti e i paramenti sacri mentre i fedeli si immergono nell'acqua per ricordare il battesimo di Gesù.