Nelle settimane scorse si è parlato molto di volontariato quando i riflettori dei media si sono accesi sullo scenario del rapimento di Greta e Vanessa, le due volontarie italiane rapite in Siria. Le frasi che rimbombavano sui social erano quelle già sentite in altre occasioni, come per esempio è avvenuto dopo il contagio da Ebola subito dai medici che si sono prodigati nei paesi colpiti dalla epidemia:
- Se la sono cercata, potevano starsene a casa
- Se vogliono fare i volontari c’è molto da fare anche in Italia senza andare laggiù
Riprendo un pensiero fatto da un medico originario del Togo in occasione di un seminario in cui si parlava di Ebola: Se fuori dalla nostra casa c’è un incendio noi non dobbiamo chiuderci dentro, ma dobbiamo uscire a spegnerlo. Questo è il pensiero che anima i volontari come Greta e Vanessa, i medici contagiati da Ebola ed i molti volontari che operano nel terzo mondo e come noi, anche se non vogliamo metterci allo stesso livello delle ONG mondiali, dell’associazione AMARE onlus che facciamo progetti in Africa destinati allo sviluppo sociale e sanitario e economico. Questo è il pensiero che deve portare ognuno di noi ad uscire di casa ed impegnarsi anche facendo solamente informazione affinché i focolai di ignoranza, di odio e razzismo vengano spenti sul nascere. Ognuno di noi può fare del volontariato e deve sentirsi in dovere di farlo in relazione alle proprie possibilità e capacità. Anche il solo parlare e discutere in diverse occasioni, con amici o sconosciuti, sui fatti che stanno accadendo (in Nigeria migliaia di persone uccise, in Iraq 13 bambini trucidati in piazza per aver assistito ad una partita di calcio) rapportandoli ad un pensiero di pace, di integrazione e di convivenza a mio avviso è fare del volontariato, farsi portatori di un messaggio a supporto di chi opera fisicamente sul campo. Il volontariato può essere fatto a diversi livelli ed il livello base che tutti possiamo mettere in campo è quello di non rinchiudersi in casa perché “tanto ciò che accade è molto lontano da noi”.